6 Aprile 2025
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Attacchi di panico: la mia storia

Oggi avevo messo le castagne a bollire e mi è venuto un attacco di panico. Quindi sono uscita di casa, dovevo scappare, lasciando le castagne sul fuoco.

Era il terzo della giornata. Non so se si può spiegare cosa significa avere 3 attacchi di panico al giorno tutti i giorni da più di un mese. Anche perché ti lasciano sfinita: per un’ora di attacco, almeno 2 di sonno e sfinimento. Moltiplicando per 3, non resta molto spazio per altro. E non parliamo di attacchini, roba che un mese fa sono finita in pronto soccorso. Sono esausta, sfinita. Ormai per la paura anticipatoria non riesco a fare più nulla: ho paura a guidare, non nomino neanche gli altri mezzi di trasporto, ho il terrore di ingoiare le cose e strozzarmi, ho paura del buio, ho paura di allontanarmi troppo da casa e di stare a casa da sola.

Oggi avevo paura di ritornare a casa dopo esserne uscita. Il terrore puro.

Io non so se chi non ha mai avuto un attacco di panico può capire, io ho una storia più che ventennale perché ho iniziato a 17 anni. Poi però sono passati e ho trascorso lunghi anni di tregua. Quest’autunno (dalla regia stiamo ancora cercando di capire perché) sono tornati feroci come non mai. Un attacco di panico è la certezza assoluta di stare per morire, che si manifesta nel corpo con: tachicardia, difficoltà a respirare, male al petto, gola chiusa che non si riesce a deglutire e mille altri sintomi che variano in modo da fregarti e farti pensare che sta volta no, è proprio giunto il tuo momento.

Io mi vergogno molto di chiedere aiuto quando ho un attacco, ma visto che ora stanno diventando così invalidanti chiedo a chi ha voglia e conosce questa cosa magari di farmi un cenno, sapere di poter chiamare qualcuno in questi momenti è fondamentale.

E nulla, devo portare pazienza, come sempre in questi anni, dopo un’estate trascorsa a letto nella depressione più profonda dei miei 40 anni, abbiamo accantonato un problema e ne abbiamo tirato fuori un altro. C’est la vie.

Scrivo non per farmi dare la pacca sulla spalla ma sempre per raccontare cosa è davvero un disagio psichico. Dopodiché accetto amici impanicati.

4 pensieri riguardo “Attacchi di panico: la mia storia

  • Ti capisco con tutto il cuore

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  • Se posso dire cosa prendo io e può essere utile…vediamo….! quando sta per arrivare l attacco di ansia e panico 15 gocce di lexotan ma anche 20 unite ad una compressa di lendormin , a volte gocce di lexotan al bisogno durante la giornata ma fondamentale e’ l entact da 10 mg quanto meno, l ideale sarebbe 20 mg dopo pranzo e dopo cena, non per depressione ma perché aiuta i soggetti inclini ad attacchi di panico, io li prendero’ per sempre , non ci penso neanche a toglierli prendo da 10 mg dopo pranzo entact e tutti i gg lexotan ,e ,se appunto , in caso di attacco di panico invalidante ecc alle 15 gocce di lexotan ma ancge 20 ( le gocce vanno a peso …nel gergo … se si pesa 100 kg 10 gocce ad esempio poco fanno …)unisco lendormin. Ho fatto presente a chi mi segue con la terapia e ha detto che va bene prenderli insieme se forte panico ogni tanto , inutile soffrire per ansia senza prendere farmaci come facevo io un tempo per paura di di diventarne dipendenti e’ meglio che essere dipendenti dalla paura , c e’ chi ha panico e chi la gastrite…chi emicrania e chi altro , ognuno ha un corpo che reagisce in modo diverso , e’ insita nel mio carattere l ansia e mai passera’ . Spero sia di aiuto e venga letto .Cordialmente

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  • Nonostante ciò ho attacchi di panico molto forti e unendo lexotan e lendormin insieme diciamo che e’ quanto meno al momento una soluzione, l unica trovata in anni , il problema insorge quando non si hanno in borsa i farmaci. Consiglio di portarli sempre con se’ .

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  • Aggiungo che ansia e panico sono molto diffusi,li hanno quasi tutti …. c e’ chi ne soffre e non lo dice per mera ignoranza , non bisogna avere nessuna reticenza nel fermarsi ovunque ci si trovi , ad esempio alla guida , e dire se c e’ qualcuno nei pressi di prestarvi aiuto in qualche modo anche nel tenervi la mano se non si sta bene ,se dovesse capitare. Se capita quando si e’ in un momento da soli e’ peggio infatti….ma respirare con respirazione diaframmatica quanto meno
    Aiuta molto .
    Saluti

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